IL
CAMPIONE D'ITALIA HA COMMESSO UN PECCATO DI GOLA
Totò
infila la terza vittoria consecutiva
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Larrivo
di Totò Commesso mentre Sacchi esulta per la vittoria di
squadra ©
Photo Michele Lugeri. |
di Michele Lugeri
Pescara,
7 luglio 2002 - Che
sia un golosone non è un segreto, Salvatore Commesso non ci ha
mai tenuto più di tanto alla linea, se non a quella del traguardo finale.
Dopo
la zampata tricolore di una settimana fa, Commesso ha infilato una brillante doppietta
a Pescara e dintorni portando a casa il Criterium d'Abruzzo
a Cepagatti ed il 57° Trofeo Matteotti in riva
all'Adriatico.
Percorsi
nervosi, affollati da appassionati, dove si deve pestare sui pedali senza sosta:
strappi improvvisi si alternano a discese tutte da spingere ed a rettilinei infiniti.
Pane per un corridore combattente come Totò.
Il
risultato di tanti tentativi di fuga è la scrematura del gruppo: in entrambi i
casi, sia a Cepagatti che a Pescara, la volata si è decisa tra una trentina di
corridori, regolati con due macchine di vantaggio dal corridore più in forma del
momento.
Al
Matteotti Commesso ha cercato a più riprese di forzare per trovare la soluzione
solitaria, ma i recuperi del vincitore uscente Faresin, del romano
Astolfi, di Bramati, Petito
e Baliani hanno generato lo sprint finale.
Sul
podio salgono il "leopardo" Sacchi, che riesce ad esultare
per la vittoria del suo compagno, e Tosatto.
Sembra
scusarsi, Commesso, per la sua ingordigia di vittorie. Ma la pacca sulle spalle
e la stretta di mano di Sacchi sono sincere: con un sorriso spiega tutta
la soddisfazione di una gara condotta in modo impeccabile dalle Guardie
Rosse che con la forza di Di Luca e Cunego,
gli scatti da "picador" di Sacchi e la stoccata finale di Totò
hanno dominato e deciso la corsa a loro piacere.
Lontano
dal Tour, dove ha già lasciato il sigillo due volte, Commesso
si rifà in terra d'Abruzzo, su due circuiti che passano sotto le finestre di casa
Di Luca.
Già,
anche Danilo sta soffrendo la mancanza della più grande vetrina
del ciclismo mondiale. E non per colpa sua.
Forse
la tanta vana attesa della Grande Boucle ha lasciato un
vuoto nella concentrazione di Danilo che ha preferito lavorare per il suo capitano
in tricolore piuttosto che cogliere le corse di casa sua, lui che voleva vincere
di là delle Alpi.
L'orizzonte
per le due punte della Saeco-Longoni è ormai la Coppa del Mondo:
San Sebastian e Zurigo saranno i terreni della
rivincita sui reduci del Tour.
Ordine
d'arrivo 57° Trofeo Matteotti (corso
domenica):
1)
Salvatore Commesso (Ita) Saeco-Longoni Sport km 188,5 in 4h 37'40"-
media 40,732
2)
Fabio Sacchi (Ita) Saeco-Longoni Sport
3)
Matteo Tosatto (Ita) Fassa Bortolo
4)
Gaynitdinov (Rus)
5)
Ferrari (Ita)
6)
Mazzanti (Ita)
7)
Marzoli (Ita)
8)
Giunti (Ita)
9)
Dotti (Ita)
10)
Baliani (Ita) Partiti in 144, arrivati 40.
Ordine
d'arrivo 36° Criterium d'Abruzzo (corso sabato):
1)
Salvatore Commesso (Ita) Saeco-Longoni Sport km 173 in 4h 10'02"
- media 41,120
2)
Bennati (Ita)
3)
Marzoli (Ita)
4) Tosatto (Ita)
5)
Gaynitdinov (Rus)
6)
Giunti (Ita)
7)
Sacchi (Ita)
8)
Frattini (Ita)
9)
Paolini (Ita)
10)
Borgi (Ita) Partiti in 142, arrivati 32.