11 novembre 2000: Presentazione del Giro d'Italia 2001
Presso l'Auditorium di Milano si è tenuta la presentazione dell'84° Giro d'Italia che il prossimo anno onorerà il compositore Giuseppe Verdi, in occasione del centenario della sua morte. Il Pubblico giunto su invito da parte dell'organizzazione, era composto da corridori, responsabili di squadre ciclistiche, comitati di tappa e addetti ai lavori. Fra gli invitati eccellenti spiccavano le figure di: Antonio Fusi ct. della nazionale, Moser, Saronni, Adorni, Il presidente della Rai, il presidente del Coni, la madrina Katia Ricciarelli, le medaglie olimpiche Rosolino, Bellutti, Pezzo ed i corridori, Cipollini, Gotti, Garzelli, Di Luca. Ma il grande atteso era Marco Pantani che è finalmente arrivato in compagnia della fidanzata poco prima dell'inizio della diretta televisiva. Conduttori della trasmissione, Adriano De Zan e Davide Cassani, con Carmine Castellano organizzatore della corsa rosa, nelle vesti di relatore. Durante la presentazione delle tappe vi sono stati i collegamenti in diretta da tre cime che saranno protagoniste di un arrivo di tappa. Chiappucci, Fondriest e Bugno si sono avvicendati nella spiegazione delle caratteristiche del percorso. Infine, le madrine Paola Pezzo e Antonella Bellutti, hanno svelato la planimetria ufficiale dell'84° Giro d'Italia.
La corsa rosa è stata accorciata di 100 km rispetto a quella dello scorso anno, le altimetrie sono meno impegnative, circa 2000 metri in meno e per equilibrare il percorso è stata inserita una sola cronometro. Nove le tappe di montagna di cui 5 di media e 4 di alta montagna con 3 arrivi in salita. Si parte in terra d'Abruzzo con il cronoprologo di Montesilvano-Pescara di 8 km, dopo alcune tappe per velocisti, si affronteranno le prime vere salite il 26 maggio con la Potenza - Santuario di Montevergine di 172 Km ed arrivo a 1263 mt. Altra tappa montana è la Montecatini Terme - Reggio Emilia che vedrà la carovana affrontare i 1388 mt. del passo dell'Abetone. Vi sarà anche una tappa con sconfinamento in Slovenia, la Jesolo - Lubiana, Il giorno dopo la cosiddetta tappa senza frontiere, la Bleed - Gorizia che attraverserà più volte la frontiera Italo slovena. Il primo tappone di montagna sarà la Montebelluna - Pordoi, 13a tappa di 224 Km. con il passo del Rolle, 1989 mt, un primo passaggio sul Pordoi e dopo il micidiale Passo Fedaia, 2067 mt, l'arrivo nuovamente sui 2239 mt, del Pordoi. L’unica cronometro del giro è collocata nella 15a tappa, la Sirmione Terme - Salò di 55 km. Il secondo arrivo in altura è quello della 14a tappa Cavalese - Arco di 163 km con l’inedita salita del Santa Barbara, ascesa in cui gli ultimi 3 km sfiorano una pendenza del 20%. Ultimo degli arrivi in salita che darà ancora spazio ai rivali della maglia rosa, la 18a tappa Imperia - Sant’Anna in Vanadio di 234 km. Ma nel caso di vicinanza fra i contendenti al successo finale, vi sarà l'ultima sfida nella penultima tappa, la Busto Arsizio - Arona che vedrà i rivali affrontare per due volte l'ascesa del Mottarone, 1421 mt. Chermesse finale come sempre nella città di Milano, domenica 10 giugno con la premiazione al vincitore dell'84° Giro d'Italia.
Al
termine della manifestazione, dopo la frettolosa uscita
di Pantani, Andrea Magnani ha raccolto le impressioni
e le immagini dei protagonisti:
Bikenews:
Cosa ne pensi del prossimo Giro d'Italia?
Pantani:
Un Giro nervoso, poche crometro e molte salite, sarà un giro molto bello.
Gimondi
Un Giro disegnato anche per Ullrich, con solo due tappe di grande montagna, Passo Pordoi e Sant'Anna col Fauniera, per il resto è un Giro molto nervoso.
Saronni:
Sei tappe dove si può fare la differenza, solo tre arrivi in salita con la cronometro che può essere determinante a stabilire il vincitore finale. Io mi auguro che sia un Giro bello e indeciso fino all'ultimo, come l'anno scorso.
Adorni:
E' un giro molto bello, la parte finale soprattutto, con tre salite inedite ma certamente determinanti per la classifica finale del Giro.
Cipollini:
Penso che sia un Giro aperto a tutti, anche ai velocisti.
Garzelli
Un Giro duro, con molte tappe brevi e una cronometro di 55 km dove si farà sentire la fatica. Penso che sarà un Giro incerto fino all'ultima tappa.
Bikenews:
Hai parlato di molte tappe brevi, perchè?
Garzelli
Si, i chilometraggi non sono molti, quattro tappe sopra i 200 km, al contrario di quest'anno dove ce n'era più di una. Penso però che sia anche bello così, infatti come si è visto alla Vuelta, tappe più corte, hanno dato più spettacolo
Bikenews:
Come sarà da correre la prima parte?
Garzelli
Come tutti gli anni, molto attenti, non bisogna farsi scappare niente, senza perdere neanche un secondo, con gli occhi aperti, senza sprecare troppe energie.
Bikenews:
Dove si vedrà la classifica che ci dirà quali saranno i pretendenti alla maglia rosa?
Garzelli
Io penso nella tappa del Pordoi, la prima vera tappa di montagna, dove si vedrà chi potrà vincere il Giro d'Italia. Penso comunque che fino alle ultime due tappe, il nome del vincitore non verrà fuori.
Bikenews:
Cosa ne pensi della cronometro?
Garzelli
E' una cronometro abbastanza lunga, 55 km non sono pochi e siccome a differenza del Giro di quest'anno, ce n'è solo una, è giusto che il chilometraggio sia così.
Bikenews:
Qual'è l'uomo che ti fà più paura?
Garzelli
Ma, non c'è un uomo, sono tutti importanti come avversari, e molto forti, da Pantani a Casagrande a Gotti, a Savoldelli a Tonkov. Quindi i nomi sono tanti, vedremo l'anno prossimo, chi sarà il migliore.
Bikenews:
Cosa ne pensi del prossimo Giro d'Italia?
Gotti:
Un Giro non durissino, comunque le salite che non si conoscono sono diverse. Un bel Giro con due tappe decisive, Pordoi e Sant'Anna.
Bikenews:
Cosa ne pensi della cronometro ?
Gotti:
E' una cronometro da Ullrich, una maxi cronometro che sicuramente avvantaggia i cronoman, cercherò di difendermi al meglio.
Bikenews:
Secondo Ivan Gotti il giro si decide già nella prima settimana o bisogna aspettare l'ultima?
Gotti:
E' un Giro disegnato in modo completo, fin dall'inizio ci sono tappe impegnative con arrivo in salita, e sicuramente li si capirà chi è nella condizione di vincerlo. Questo è importante perchè quest'anno fino alla fine, non si capiva chi lo poteva vincere. Non si deciderà sicuramente alla fine sulla doppia salita del Mottarone, ma penso che il vincitore venga dalla tappa di Sant'Anna.
Bikenews:
E' un Giro disegnato per Ivan Gotti? Può vincerlo Ivan Gotti?
Gotti:
Sì, sulla carta è un Giro meno duro rispetto agli altri anni, infatti ultimanente sì è ecceduto con le salite. Comunque ci sono tappe in salita da scoprire, arrivi nuovi, però mi metto ancora una volta in mezzo ai miei colleghi per poter vincere il Giro.
Bikenews:
Cosa ne pensi del prossimo Giro d'Italia?
Di Luca:
E' un Giro molto bello che mi piace, adatto alle mie caratteristiche. Mi preparerò tutto l'inverno per questo Giro d'Italia, penso di essere fra i protagonisti.