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La classifica di Coppa del Mondo.

     
  
  
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56° Gran Premio Industria e Commercio di Prato

Davide Rebellin

 

Francesco Casagrande

 

Eddy Mazzoleni

 

Andrea Tafi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Prato gli italiani travolgono gli assi stranieri
e Rebellin vince il duello finale con Casagrande

Prato, 25 settembre 2001 - S’annunciava pioggia e bufera, c’era lo sciopero dei vigili urbani a Prato, prestigiosi campioni stranieri si stagliavano minacciosi all’orizzonte del 56.simo Gran Premio Industria e Commercio. E invece in una bella giornata di sole, dopo una corsa svoltasi perfettamente ed in piena regolarita’, intoniamo una sinfonia azzurra.

Podio monocolore con Davide Rebellin che centra la sua undicesima vittoria stagionale battendo in uno sprint a due, ma praticamente senza storia, un altro annunciato capitano della squadra azzurra per Lisbona, Francesco Casagrande. Terzo un brillantissimo Eddy Mazzoleni, che proprio oggi il suo biglietto per il Portogallo se l’e’ abbondantemente guadagnato. Meglio di cosi’ neanche il piu’ abile dei registi sarebbe riuscito.
Il CT Ballerini sorride, anche se il dilemma Bartoli (congedato dalla Mapei) e’ un bel rebus per la sua prima Nazionale. In compenso Rebellin e Casagrande si dimostrano due vincenti con i fiocchi. Ineccepibile la prova del veronese, che non sbaglia praticamente una mossa. Generosissima quella di Francesco, l’uomo che impone una svolta alla corsa fin dalla salita di Barberino, ma poi allo sprint paga la sua minore velocita’.
In chiave azzurra, si potrebbero considerare vincitori alla pari, e capitani destinati a convivere senza problemi.

Casagrande e’ stato super ha ammesso Rebellin ho vinto io ma lui ha lavorato di piu’”. Sereno ed equilibrato come sempre anche Casagrande: “Il fatto che lui abbia vinto non cambia i rapporti di forza per il giorno dei mondiali. Credo siamo entrambi corridori su cui poter fare affidamento”.
Su e giu’ per le salite toscane, tutta la seconda meta’ della corsa e’ stata uno spettacolo bello da vedersi in attesa della soluzione piu’ prevista. Dispersi i vari Jalabert, Vainsteins, Tchmil, i nostri si sono impadroniti della scena: brillante Tafi (quotazioni in rialzo), bravissimi Mazzoleni, Lunghi, Lanfranchi, Borghi (la classe operaia che sta andando in paradiso), un po’ alterno ma sempre lottatore Faresin, in ombra Basso e Belli; deludente infine Celestino.
Ballerini ha dunque molti motivi per gioire: “Sta prendendo forma la squadra che avevo in mente. Ho buone soluzioni a disposizione e segnali confortanti. Anche Tafi e’ stato bravo e merita attenzione, ha corso d’esperienza, e’ stato protagonista”. Ma chiaramente contro Rebellin e Casagrande c’era poco da fare. Hanno salutato la compagnia sull’ultima salita di Schignano, e nessuno li ha visti piu’.

Ordine d’arrivo 56.simo G.P. Industria e Commercio:

  • 1) Davide Rebellin (Liquigas Pata, Ita) 194,9 km in 5h03’, media 38,483 km/h;
  • 2) Francesco Casagrande (Fassa Bortolo, Ita) st;
  • 3. Eddy Mazzoleni (Tacconi Sport-Vini Caldirola Ita) a 32”;
  • 4. Gianluca Tonetti (Selle Italia Pacific, Ita) a 43”;
  • 5) Ruggiero Borghi (sacconi Sport-Vini Caldirola, Ita a 48”;
  • 6) Paolo Lanfranchi (Mapei Quick Step, Ita) a 50” ;
  • 7) Tadej Valjavec (Fassa Bortolo, Slo) st;
  • 8) Piotr Wadeki (Domo Farm Frites, Pol) a 1’06”;
  • 9) Denis Lunghi (Colpack Astro, Ita) st;
  • 10. Gorazd Stangelj (Liquigas Pata, Slo) st.
    Partiti 140, arrivati 41.

Il podio: Rebellin, Casagrande e Mazzoleni © Bettini Photo

La cartina del percorso
L'altimetria della corsa