di Michele Lugeri
DUE
GIORNI CICLISTICA ABRUZZESE: KADLEC E FARESIN I VINCITORI
Nonostante
il gran sole le due competizioni sono state oscurate dal Tour
de France
Pescara,
8 luglio 2001
- Nonostante
il polverone doping che ancora offusca il cielo del ciclismo,
il gran sole che porta il tutto esaurito sotto l'ombrellone e
l'assenza dell'idolo di casa Danilo Di Luca, un pubblico
caloroso ha seguito le due corse che si sono disputate sabato
e domenica scorsi sui colli pescaresi.
Assenti i grandi nomi presenti al Tour e registrati i forfait
di Pantani, Cipollini e Gotti, spazio ai
cacciatori di giornata e ai senatori quali Petito e
Faresin.
Peccato per l'assenza dei grossi calibri: se andiamo a scorrere
le pagine dell'albo d'oro del 35°
Criterium d'Abruzzo e del 56°
Trofeo Matteotti troviamo nomi che hanno fatto la storia
del ciclismo recente: Merckx, Gimondi, Moser, Bugno.
Vincono Milan Kadlec a Pianella e Gianni Faresin
a Pescara.
Per il ceco della Mobilvetta anche
il piacere di conquistare un punto di vantaggio nel derby abruzzese
con la Cantina Tollo, al posto d'onore
con l'altro pescarese Ruggero Marzoli che precede lo sloveno
Sasa Sviben della Stabil Steiermark.
La gara, fiaccata dall'afa, è vissuta sugli spunti degli
atleti laziali della Fassa Bortolo
Leonardo Giordani e Roberto Petito: il romano uscito
in avanscoperta ha preparato il terreno per il civitavecchiese,
ma nella bagarre finale scoppia una corsa "libera" farcita
di scatti e controscatti.
Chi ha più birra è Kadlec, con una volata
in progressione dove i corridori si sono misurati più con
le proprie gambe svuotate dal caldo che tra di loro.
Simile
il registro del Trofeo Matteotti:
già dal primo giro fioccano i ritiri, tra i quali spicca
quello di Dario Pieri. Per il toscano della Saeco un breve
scatto alla seconda tornata, ma solo per staccarsi in tutta tranquillità
il numero dalla maglia.
L'episodio principale resta quindi il tentativo di Leonardo
Giordani.
L'ex campione del mondo degli under 23 di Verona 1999 resta allo
scoperto per quaranta chilometri, portandosi a ruota Dotti,
che però non collabora per difendere i colori Liquigas
del suo capitano Faresin.
Sembra la fuga buona per il romano, che in Abruzzo vanta un buon
numero di tifosi per le sue origini aquilane, ma nonostante la
pittoresca coreografia dei suoi fans il suo tentativo viene rintuzzato
a due giri dal termine.
A dargli la caccia sono soprattutto Salvatore Commesso,
al ritorno alle corse dopo la pesante squalifica, Giuliano
Figueras, Daniele De Paoli ed il pinetese Alessandro
Spezialetti che cerca l'affermazione a due passi da casa.
Ma sarà l'uomo più esperto e più resistente,
Gianni Faresin, a riportare la vittoria con uno scatto
ai mille metri finali, non irresistibile, ma fatale per gli altri
atleti ormai stremati.
Sul podio il vicentino precede Luca Mazzanti della Fassa
Bortolo e Daniele De Paoli della Mercatone
Uno.
Vince dunque un "senatore" del gruppo, un corridore
esperto, ma la nota più bella per il ciclismo è
stata la grande presenza di giovanissimi appassionati che con
le loro biciclette, chi di già con la specialissima e chi
con la mountain-bike, hanno scorrazzato lungo il percorso del
Trofeo Matteotti che resta uno tra i circuiti più impegnativi
del panorama professionistico.
E' la testimonianza che la linfa del ciclismo è ancora
sana è pronta al gioco, al divertimento, allo sport.
BIKENEWSLIVE:
LE FOTO ©
Michele Lugeri
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Giordani
e bandiere ©
Photo Michele Lugeri.
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Podio
del Criterium d'Abruzzo ©
Photo Michele Lugeri.
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Milan
Kadlec ©
Photo Michele Lugeri.
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Giovane
campionessa sul percorso ©
Photo Michele Lugeri.
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Trofeo
Matteotti:
Peron, Sgambelluri, Commesso... ©
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Alessandro
Spezialetti ©
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Faresin
vince il Matteotti ©
Photo Michele Lugeri.
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Il
podio del Trofeo Matteotti
© Photo Michele Lugeri.
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Nella
presenza di giovani talenti, la speranza di un futuro "pulito"
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Photo Michele Lugeri.
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